I prodotti Panitalia sono realizzati solo con farine (convenzionali e biologiche) italiane.
In particolare, per la linea PANEM 100% ITALIA si utilizzano non solo farine di provenienza Italia ma anche tutti gli altri ingredienti hanno la stessa provenienza, come ad esempio l’olio di girasole alto-oleico o il lievito madre. L’uso esclusivo di materie prime nazionali rappresenta un concreto esempio etico teso a rispettare la tradizione e la cultura alimentare del nostro paese. Si tratta di un progetto ambizioso, che si inserisce in un contesto di continua ricerca di prodotti e fornitori utili alle ambizioni di Panitalia.
Come è anche evidenziato in etichetta, il prodotto multicereali non si fregia del bollino tricolore del 100% Italia in quanto non sempre alcuni semi contenuti nella ricetta sono reperibili da produzioni nazionali.
La linea PANEM 100% ITALIA, lanciata nella primavera del 2021 in una fase storicamente complicata per il nostro paese e per l’economia (si era nel pieno dell’ennesimo lock-down) è stata immeditatamente apprezzata da tutti i nostri clienti e sta riscontrando sempre più successo.
Secondo uno studio del Ministero dell’Ambiente e dell’Università di Bologna e dal ministero dell’ambiente nell’ambito del premio “Vivere a spreco zero“, in un solo anno lo spreco alimentare ammonta a circa 12 Mld di euro (parlando solo di spreco di cibo a livello domestico) , nonostante la sensibilità a questo fenomeno sia molto aumentata negli anni e sia diminuito il numero delle persone che dichiarano di gettare alimenti.
A quello domestico deve essere sommato (sempre secondo il medesimo studio del Ministero dell’Ambiente e dell’Università di Bologna) anche la dispersione (valorizzata in circa 3 mld annui di euro) riconducibile alla filiera della produzione e distribuzione.
I dati raccolti da varie Istituzioni ed Associazioni Italiane ed Europee stimano che circa il 10% dei volumi sprecati di cibo riguardino il Pane, un alimento la cui tradizione alimentare è ben radicata nel nostro paese, visto che senza risalire troppo indietro nel tempo ma soffermandosi solo all’inizio del secolo scorso era alla base dell’alimentazione delle famiglie italiane.
Quando si parla del buon pane di una volta fatto dai contadini che utilizzavano il frumento da loro stessi seminato, coltivato e raccolto, si parla di un alimento dove la farina, l’acqua, il lievito madre ed il sale (non sempre) erano gli unici ingredienti.
Non si faceva tutti i giorni, ma poche volte al mese, per cui la conservazione era uno degli elementi fondamentali per poterne fruire per diversi giorni una volta cotto. Tenerlo in luoghi asciutti ed arieggiati evitava muffe ed una precoce essiccazione. Nulla veniva sprecato e semmai fosse avanzato, veniva utilizzato per alimentare i propri animali da cortile.
Ridurre gli sprechi di pane è possibile anche oggi, specie se si adottassero comportamenti moderni memori della cultura del passato e se la filiera composta da produttori, distributori e consumatori fosse in grado di generare la giusta sensibilità al fenomeno. Ogni nostro prodotto è concepito per non essere sprecato, ma può essere consumato fino all’ultima fetta o pezzo. Come vuole la tradizione del buon pane di una volta, ogni fase della lavorazione viene eseguita rispettando delle semplici regole, avendo aggiunto al processo di produzione solo moderne tecniche di conservazione SENZA ALCUNA AGGIUNTA DI CONSERVANTI E/O AROMI PER CONFERIRE SAPORE ED ODORE ALL’ALIMENTO, ed un livello di servizio adeguato ai bisogni dell’attuale consumatore.
Collaboriamo con Banco Alimentare per aiutare persone in difficoltà attraverso la ben radicata rete di aiuti che l’associazione è in grado garantire.
Sebbene la nostra produzione non preveda grandi sprechi, può comunque accadere che si possano accumulare delle scorte di merce. Nonostante tali prodotti siano ancora ben distanti dalle date di scadenza sono comunque considerati al limite dei nostri scrupolosi standard di consegna ai clienti.
È un primo anche se piccolo segnale che la nostra azienda vuole dare, una sensibilità che al momento è limitata a questo intervento ma che in futuro è nostra intenzione allargare ad iniziative ben più significative.